Investire oggi nel Forex con la tecnica dello scalping

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Lo scalping Forex è un modo di fare trading che si basa sul fare una serie di operazioni veloci, le quali, indipendentemente da che risultato stiamo ottenendo, se utile o perdita, ci portano fuori dal mercato entro 1 o 2 minuti di solito, in ogni caso non oltre 5 minuti.

Lo scalping è uno degli stili di trading più esigenti in assoluto, dato che c’è bisogno di un modo particolare per poter avere successo: occorre essere rapidi, precisi e in accordo con le più severe regole di gestione del denaro. Gli scalper che riescono ad operare con successo guadagnano anche delle somme di denaro decisamente interessanti.

Se sei a casa e vuoi fare Forex, potresti provare con questa interessante tecnica di trading, ma tieni presente che hai bisogno almeno di una connessione ad internet decisamente veloce, poiché non puoi perdere assolutamente colpi, e non puoi permetterti delle disconnessioni dal web, altrimenti tutta la tua strategia di scalping potrebbe fallire.

La cosa importante è quella di riuscire a costruire un sistema di scambio che consente di operare al meglio.

Dunque, di che cosa c’è bisogno per iniziare a fare scalping sul mercato delle valute?

Per prima cosa c’è bisogno di avere delle regole di trading precise a cui attenersi, ovvero un sistema di trading che sarà basato su un certo numero di indicatori. Parlando delle regole di negoziazione e degli indicatori, si potrebbero prendere in considerazione, tra gli altri, anche quelli più grandi e generici, più adatti nel lungo termine, come i numeri di Fibonacci. Tutti questi strumenti sono infatti la base del Forex e vengono sempre utilizzati dai trader più importanti per prevedere la direzione del mercato. Utilizzare tali indicatori anche nei nostri commerci da scalper ci permette di avere una idea più chiara della direzione generale del mercato e, dunque, decidere di conseguenza come agire.

Investimenti oggi e come ridurre i rischi

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Data la situazione di incertezza che caratterizzare i mercati finanziari mondiali, gli esperti non fanno che sottolineare la necessità di diversificare il proprio portafoglio di investimenti per limitare al massimo i rischi. Alla luce di questo consiglio, che trova d’accordo praticamente tutti, gli investitori si chiedono quale sia la misura delle diverse tipologie di investimento che deve andare a comporre il proprio piano di investimenti al fine di evitare rischi inutili.

Inutile dire che tutto dipende da quanto l’investitore sia disposto a rischiare, tuttavia in linea di massima si ritiene che una quota di almeno il 10% di azioni sia in grado di bilanciare i rendimenti a prescindere dalle scelte di mercato. Questa, dunque, rappresenta una soluzione di massima prudenza, chi invece sente di poter rischiare può addirittura arrivare a detenere una quota del 30%.

Sempre secondo un comportamento improntato alla prudenza si ritiene che almeno il 90% del proprio portafoglio debba essere costituito da obbligazioni, di cui due terzi del totale, ossia il 60%, dovrebbe essere investito in emissioni governative. Per quanto riguarda il restante 30%, invece, si ritiene che la soluzione migliore sia quella di investirlo puntando in parti uguali sui Btp italiani e sulle obbligazioni governative con rating AAA, come quelle tedesche, francesi e austriache, senza dimenticare i titoli dei paesi emergenti.

Questi ultimi, in particolare, sono considerati dagli esperti un ottimo investimento, anche se non senza rischi. Nel prossimo semestre, in particolare, si ritiene che non ci saranno dei rialzi significativi, anzi, per quanto riguarda la Borsa di Shangai è addirittura previsto un deterioramento, per questo sono considerati un buon investimento ma solo per il lungo termine.